Giardino

2020 - in progress

L'interesse per le pratiche di cura naturali e l'ecofemminismo hanno alimentato questa ricerca sul sangue mestruale e il mondo vegetale, trasformatasi in un progetto partecipativo che invita all’auto-narrazione e all’esplorazione del rapporto con il proprio sangue mestruale. Come collegare le mestruazioni alla natura e ai suoi cicli senza cadere in un “femminile sacro” escludente, poiché non tutte le donne hanno le mestruazioni e non solo le donne hanno le mestruazioni? Essendo il sangue un ottimo fertilizzante e nutriente per le piante e la terra, è possibile indagare il rapporto tra sangue mestruale, terra e natura al di là dei binarismi. Pensare alla continuità della vita in questa dimensione, dove umanə e vegetale si nutrono a vicenda senza essere necessariamente legati al genere o alla capacità riproduttiva. Al progetto hanno partecipato più di 40 persone tra cui donne cisgender, persone non binarie e persone trans di età compresa tra i 20 ei 46 anni. Ognunə ha realizzato i propri pezzi di carta assorbente o tessuti macchiati di sangue e ha scelto un vegetale legato alla propria storia personale, scrivendone un testo in omaggio. Ogni collage è realizzato con il sangue dellə partecipante ed è accompagnato dal testo corrispondente. L’intento è creare uno spazio comune che sia allo stesso tempo simbolico e concreto, in cui tutte le partecipazioni sono riunite come piante in un giardino, da cui il nome del progetto.

Lə amanti video performance